un film di Emmanuelle Démoris
Italia/Francia, durata 252 minuti

BIGLIETTI
• LUN. 23 DICEMBRE – 18:00 (con intervallo)

Presentato in prima mondiale al 45° Cinema du Réel di Parigi (2023).

SINOSSI

Agosto. Sperimentiamo come la terra del lago di Bolsena sia un territorio che governa i
corpi che vi abitano, grazie alle stratificazioni del proprio passato e a un’atmosfera unica,
di volta in volta dolce e violenta. Dagli antichi confini dei domini papali o farnesiani ai
confini odierni delineati in un centro di accoglienza. Franck, Maria Pace e Moreno
incarnano l’esperienza di questo territorio, raccontando i poteri che lo hanno plasmato. La
loro lucidità e le loro risate esprimono una vitalità resistente in questo piccolo pezzo di
terra della nostra vecchia Europa.


DICHIARAZIONE DELLA REGISTA

Dopo gli anni trascorsi in Egitto per realizzare Mafrouza, volevo girare un film più vicino a
dove vivo. Volevo capire e cogliere lo stato d’animo di questa nostra Europa, che sentivo
scossa, come in uno stato di disordine. E volevo variare le distanze, trovarmi su un
terreno familiare, ma non abituale per me. Conosco il lago di Bolsena fin dall’infanzia, ho
imparato a nuotare lì, ho vissuto in Italia e parlo italiano, ma non sono un’abitante del
luogo, rimango ancora talvolta quella viaggiatrice stupita, che spalanca gli occhi e a cui
bisogna spiegare l’ovvio.
La terra di questo lago ha una particolarità intrigante. Qui, si può cogliere con chiarezza
quel disordine del tempo, che ha travolto l’Europa dalla crisi del 2008. Di fronte al
peggioramento delle condizioni di vita, spesso fatto coincidere con il passaggio all’euro,
la gente esprime insoddisfazione e, a volte, stanchezza, perché mancano le prospettive.
Ma in riva al lago resiste una sorprendente e rara vitalità, qualcosa come un gusto della
felicità o una dolcezza della vita, nel senso più profondo del termine, che si avverte tra
la gente, nelle piazze o sulle spiagge, anche nelle feste di paese. E resiste alle docce
fredde del mondo liberista.
Ormai – Viaggio al lago nasce da un doppio incontro, con alcuni abitanti del paese di
Bolsena e con dei giovani viaggiatori appena arrivati dall’Africa, alla scoperta di questa
campagna italiana. Maria Pace, Franck, Moreno, Saul e i loro compagni. Ciò che
scopriamo è la loro profonda e inarrestabile libertà di pensiero, su se stessi e sul mondo.
Il film è un omaggio alla loro forza di vivere, alla loro inventiva, alla loro capacità di
essere felici che rende unica la strana vitalità di questo piccolo angolo di mondo nel
cuore della vecchia Europa.