un film di Alfred Hitchcock
USA,1960, 109 minuti

BIGLIETTI
• LUN. 10 OTTOBRE – 21:30 VOST
• MAR. 11 OTTOBRE – 18:00 VOST
• MER. 12 OTTOBRE – 21:30 VOST
VOST: VERSIONE ORIGINALE SOTTOTITOLATA

Il trailer del film ▶︎ https://www.youtube.com/watch?v=vG0rKwfxD8&t=2s

Questo restauro in 4K contiene tredici secondi di materiale restaurato tagliati dalla censura dopo l’uscita iniziale nelle sale. Ora è possibile vedere il film come fu visto originariamente nei cinema nel 1960, proprio come lo aveva pensato e voluto Alfred Hitchcock.

IL FILM

Il capolavoro del macabro di Alfred Hitchcock vede Anthony Perkins nei panni del tormentato Norman Bates, tassidermista e voyer, la cui vecchia casa buia e il motel adiacente non sono esattamente il posto dove trascorrere una serata tranquilla. Nessuno lo sa meglio di Marion Crane (Janet Leigh), la sfortunata cliente il cui viaggio termina nella famigerata scena della doccia, 45 secondi fra i più celebri della storia del cinema. A cercarla saranno un investigatore privato e la sorella di Marion (Vera Miles). Hitchcock gioca da maestro con le attese e le emozioni del pubblico: l’orrore e la suspense salgono fino a quando il volto del misterioso assassino verrà finalmente rivelato.


NOTE DI REGIA

“Ho sempre pensato che sullo schermo bisogna mostrare il minimo per ottenere il massimo sul pubblico. A volte è necessario mostrare un po’ di violenza, ma soltanto se vi è una forte motivazione. Per esempio, in Psycho è presente questo assassinio impressionistico in una doccia […]. Ora, una volta mostrata quella scena, ho instillato nelle menti degli spettatori un’apprensione riguardo l’esistenza di un assassino in modo che, col procedere del film, ho potuto ridurre e praticamente eliminare l’ulteriore violenza perché desideravo che la minaccia fosse soltanto percepita. […] Psycho è stato concepito soprattutto per depistare lo spettatore. Lo spettatore doveva pensare che il film parlasse di una ragazza che rubava 40.000 dollari. […] La mia più grande soddisfazione è che il film ha avuto un effetto sul pubblico, ed era la cosa alla quale tenevo di più. In Psycho del soggetto mi importa poco, dei personaggi anche; quello che mi importa è che il montaggio dei pezzi del film, la fotografia, la colonna sonora e tutto ciò che è puramente tecnico possono far urlare il pubblico.”
(Alfred Hitchcock)