un film di Pier Paolo Pasolini
ITALIA - 1968, 98 minuti

BIGLIETTI
• MER. 02 NOVEMBRE – 18:00 / 21:00
VOST: VERSIONE ORIGINALE SOTTOTITOLATA

Il trailer del film ▶︎ https://www.youtube.com/watch?v=vG0rKwfxD8&t=2s

Restaurato da Cineteca di Bologna e Mondo TV Group, in collaborazione con Cinema Communications Services, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.

👉 V.M.18

IL FILM

“Se una famiglia borghese ricevesse la visita di un giovane dio, che sia Dioniso o Jehovah, cosa succederebbe?”. Questa l’ipotesi di Pasolini, su cui fonda e da cui procede a dimostrare per assurdo il suo teorema: “l’incapacità dell’uomo moderno di percepire, ascoltare e assorbire e vivere il verbo sacro”. Nel 1968 Pasolini realizza un’opera contemporaneamente in forma di romanzo e film (in origine avrebbe dovuto essere una tragedia teatrale). Per la prima volta il quadro dell’ambientazione si situa nel seno di una famiglia alto borghese (a Milano). L’autore immagina che vi si introduca un giovane e bellissimo ragazzo, un misterioso visitatore, un dio, che possedendo carnalmente tutti i membri della famiglia, li denuda della loro falsa rispettabilità borghese come della loro fragile identità e quindi li abbandona. Dopo la sua scomparsa, precipitano tutti in una crisi profonda e soltanto la domestica, di origine contadina (impersonata da una prodigiosa Laura Betti, amica e sodale di Pasolini fin dalla fine degli anni Cinquanta), ha una metamorfosi benefica, diventando una sorta di ‘santa matta’. L’utopia di una crisi definitiva della borghesia è messa in scena dal poeta-regista con cromatismi freddi cui corrisponde il distacco della regia che contempla le azioni come referti di una dimostrazione geometrica. Angelo devastatore, l’Ospite è portatore di un eros che assume una funzione sacrale e purificatrice che sconvolge ogni coordinata dell’acquario borghese e si conclude con una desolata immagine del deserto dove vaga disperatamente il padre della famiglia, solo e nudo, condannato a urlare senza fine.